Ciao, Boni, colora il cielo e continua a sorriderci

Ciao, Boni, colora il cielo e continua a sorriderci

Un grande amico del Centrostudi Comunicazione, Bonifacio Pontonio, creativo e graphic designer di grandissimo talento, nella notte del 5 marzo 2022 ci ha lasciato per sempre. Come tutte le persone che hanno donato una gran parte della propria vita agli altri, con enorme cuore, Boni, come tutti lo chiamavamo, lascia una tale mole di arte e di preziosa generosità che lo farà rimanere vivo e sorridente nella mente di tutti quanti lo hanno conosciuto. Proprio il suo cuore lo ha tradito: nell’ultima telefonata, che mi fece qualche mese fa, mi aveva raccontato che, a causa di quella che lui chiamava sorridendo “la sua pompa”, di recente trapiantata, stava subendo un po’ di traversie. Boni ed io ci volevamo molto bene. Erano anche affettuosi e grandi amici lui e Margherita Bruno. Ora potranno continuare le loro progettazioni tra le nubi bianche e certamente le riempiranno di colori.

Boni ha regalato alla nostra scuola, nella quale ha formato centinaia di nuovi designer, non solo i suoi segni progettuali e i suoi colori suggestivi, ma una energia inimmaginabile. Tra una lezione e l’altra si metteva alla tastiera di un nuovo Mac che avevamo in direzione. Erano gli anni in cui la computergrafica si stava appena sviluppando. L’apparecchio aveva ancora un gigantesco tubo catodico; io mi collocavo, in silenzio, alle sue spalle. Così progettò il logo del Centrostudi e gli ultimi numeri di Comunicazione, la rivista dell’ateneo. Erano la più fantastiche creazioni visive che vedevo nascere sotto ai miei occhi, una speciale magia che fondeva genio e tecnica, fantasia e razionalità, passione e poesia dell’immagine. Gli dicevo: Se tu facessi questo in aula non avresti bisogno di parlare. Dovresti solo mostrare ai ragazzi come nasce un’opera visiva. Lui mi rispondeva: “Adesso è facile. Una volta quando sbagliavi dovevi rifare tutto da capo. Ieri mi hanno insegnato che un comando meraviglioso ti annulla gli errori: si chiama Undo, tu lo premi ed è come se non avessi sbagliato niente.”

Era nato nel 1948 a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia. Del sud aveva la simpatia e una energia vitale contagiose. All’età di vent’anni incominciò a produrre quelle meraviglie visive che rimarranno immodificate nelle nostre menti e nei nostri cuori, per sempre. Un forte abbraccio, Boni. Hai tutto il cielo da riempire di forme e di colori. E se non ti piace qualcosa, premi Undo e ricominci. Ti vorrò sempre bene.

Tuo Enrico

Pubblicato il 03/03/2022 alle ore 10:14 da Enrico Cogno

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